La Corte di Cassazione (n. 25876 del 16/11/2020) conferma la condanna al risarcimento del danno conseguente a sindrome amnesica anterograda residuata a coma ipoglicemico, e da porre in relazione causale all’errata somministrazione di insulina in soggetto affetto da diabete mellito, che non aveva interrotto il coma, prolungandolo fino al ricovero in ospedale.
Secondo la Corte, il problema tecnico di speciale difficoltà di cui all’art. 2236 cod. civ., in base al quale la responsabilità del professionista è limitata alle sole ipotesi di dolo o colpa grave, ricomprende non solo la necessità di risolvere problemi insolubili o assolutamente aleatori, ma anche l’esigenza di affrontare problemi tecnici nuovi, di speciale complessità, che richiedano un impegno intellettuale superiore alla media, o che non siano ancora adeguatamente studiati dalla scienza.
Tuttavia nel campo medico non è identificabile con la mera complicanza, la quale ben può ricorrere in intervento di natura routinaria, salvo la prova da parte del sanitario della presenza del problema tecnico di speciale difficoltà, nella specie non ricorrente pur nella difficoltà interpretativa della crisi del paziente.